“Oggi avere un archivio fotografico non ha più senso, con Internet sono diventati tutti fotografi a dispetto della qualità”. E’ stata questa convinzione a spingere il fotografo Giovanni Lattanzi, giornalista e scrittore di origine teramana, a mettere a disposizione della Fondazione Genti d’Abruzzo di Pescara oltre 20.000 fotografie del suo archivio riguardanti monumenti, tradizioni, enogastronomia, borghi, natura, paesaggio, montagna, campagna, arte, archeologia e cultura della regione Abruzzo.
Insieme alle 10mila immagini dell’archivio già in possesso del Museo Genti d’Abruzzo, si potranno visionare dal lunedì al venerdì presso la Fondazione a Pescara. Le foto saranno presto online.”Ho deciso di collaborare con il Museo delle Genti d’Abruzzo perchè è l’unico polo culturale che fa abruzzesistica” prosegue Lattanzi “Parlando con De Collibus e De Pompeis, della Fondazione Genti d’Abruzzo, è nata l’idea di fare una fusione con il loro archivio storico”. Le foto coprono un arco di tempo che va dall’inizio del secolo ad oggi. Tra di esse, alcune a cui il fotografo è particolarmente legato: le immagini del terremoto dell’Aquila, una ferita ancora aperta.
” Un tempo per fare delle buone fotografie bisognava avere mestiere e il punto di riferimento della qualità era, ad esempio, il National Geographic.Per un fotografo avere un archivio era una specie di pensione, un investimento” conclude Lattanzi “Oggi il punto di riferimento è Internet, non ci sono più regole, tutto è immagine anche ciò che è palesemente sbagliato. Questo aspetto ha ridimensionato molto l’importanza della professionalità che viene considerata essenziale solo in alcune nicchie, come l’arte e la moda. Mi auguro che questa mia iniziativa serva a stimolare anche altri fotografi e condivere i loro archivi affinché siano consultabili”