Scorrendo le foto sulla sua pagina Facebook e sul suo sito Rosannacooking una costante salta subito agli occhi oltre ai colori dei mille piatti che sbocciano dalla sua cucina di casa, la faccia sorridente. Più di mille foto accompagnate da altrettanti sorrisi, sono inconfondibili, almeno quanto gli occhiali e la frangetta neri e il modo aperto che ha di stringerti la mano.
“Piacere, Rosanna Di Michele”, e quando comincia a parlare ti si apre un mondo, anzi due: quello di un Abruzzo pieno di sapori ed eccellenze che dovrebbe essere più famoso di quanto lo sia già dentro e fuori cortina e quello di una metropoli americana, che assaggiando per scherzo la sua cucina ha imparato a coltivare una curiosità crescente verso il sapore della terra dei parchi, del mare e dei monti. Suo malgrado Rosanna è diventata una formidabile ambasciatrice dell’Abruzzo a New York, tanto efficace da spendere almeno una parte dell’anno nella Grande Mela a cucinare, incontrare, promuovere il made in Italy e il made in Abruzzo in America. E’ cominciato tutto da un viaggio, maturato una decina di anni fa dopo una cena fra
amici nel giardino della casa di Vasto, la città dove vive con l’inseparabile marito e le figlie: “Battuta dopo battuta è nato il primo viaggio alla volta di New York – racconta – Ci ha ospitato una coppia di amici americani che non aveva alcun tipo di legame con l’Abruzzo e con l’Italia. E’ stata una permanenza fantastica. Quando stava per finire, era il 28 dicembre, io per ricambiare l’ospitalità ricevuta ho voluto fare un party a sorpresa per la padrona di casa: ho cucinato per una trentina di persone, cercando la materia prima italiana che ero riuscita a trovare, roba semplice, pasta, olio, ho preparato assaggi, bruschette, pizze, le pallotte cacio e uova, le melanzane e tutto quello che era consono alla cucina di casa. Così è cominciata. E’ stato il primo incontro con una platea di persone americane che non conoscevano i nostri abbinamenti”.
A quel viaggio ne è seguito un altro e un altro ancora, tantissimi in dieci anni. Al primo party sono seguiti altri party, poi veri e propri eventi organizzati da lei con l’appoggio di amici e cultori americani delle eccellenze italiane e abruzzesi, per farle conoscere meglio, per farle arrivare come tradizione vuole e farle gustare come New
York insegna: su tavole cool, nelle cantine, nei ristoranti, persino da Bloomingdale! E oggi la sua passione per la cucina sta diventando qualcosa di diverso: “Cucinare mi è sempre piaciuto – riprende Rosanna – Quando avevo dieci anni e vivevo con i miei a Casalbordino io ero quella addetta a spesa e fornelli, mia sorella, invece, si occupava della casa. Poi mi sono dedicata a mio marito e alle mie figlie, ma di cucinare non ho mai smesso, per loro, per i nostri amici e ora che le figlie sono grandi la passione per la cucina è venuta a bussare alla mia porta. La sto coltivando. Quando mi sono accorta che in America andavano tutti matti per quello che noi mangiamo da sempre e che non lo conoscevano affatto, ho pensato che avrei dovuto fare qualcosa. Ho cucinato, tanto e tante volte, per aprire una strada ai nostri sapori. Ora questa attività si sta trasformando in qualcosa di più serio di una passione, anche perché girando l’Italia ho scoperto che bisognava far emergere di più l’Abruzzo enogastronomico, che ha un valore e un potenziale enormi e ancora da sviluppare. E mi sto concentrando su questo con dei progetti che stanno crescendo”.
Ora le sue trasferte negli States sono sempre più lunghe, ha messo in piedi l’Abruzzo in tavola, un’associazione culturale per la promozione e divulgazione di prodotti tipici abruzzesi che sta costruendo una rete per mettere insieme privato e pubblico. “E’ faticoso, ma è lavoro che mi soddisfa – aggiunge Rosanna – Sono contenta di stare dentro questa missione, perché ho ritrovato in Abruzzo un percorso femminile splendido, che passa dalla comunicazione, ai rapporti con le istituzioni e anche il mondo che mi ha supportato e dato una mano in Italia e fuori è quasi tutto al femminile. A New York va avanti chi merita, lì non esistono amicizie, scorciatoie, non conta essere presentata da qualcuno o avere legami di amicizia o parentela con chicchessia, conta essere chi sei e se hai qualcosa di autentico e interessante da offrire, è NY che ti viene a cercare”.
In Italia il nome lei se lo sta costruendo ammassando pizze, pasta, bussando alle porte di aziende di nicchia per aprirgli orizzonti nuovi, partecipando a fiere nazionali, manifestazioni, degustazioni, dove viene chiamata per cucinare l’Abruzzo di mare e di monte, postando su Facebook e Twitter le cronache della sua cucina minuto per minuto: ricette, assaggi, feste, incontri, eventi fatti e da fare. In America ha incontrato tanti abruzzesi noti e meno noti, accorsi al richiamo della cucina di casa e a quella stretta di mano
carica di energia e di sole, a New York ha incontrato anche Jovanotti, che ormai vive lì, Pino Daniele, andato per un concerto: “Incredibile come siano alla mano. Pino lo avevo conosciuto in Italia e l’ho ritrovato a New York, la sera del concerto ho chiamato il manager e gli ho detto che avevo preparato la pizza, quando sono andata gli ho portato un cesto di prodotti tipici abruzzesi e lui è venuto a salutarmi. Ho dei ricordi bellissimi con loro e con l’America. Il giorno del Ringraziamento, dopo l’uragano Sandy ho avuto la fortuna di cucinare per la comunità italiana di
Rockaway, un sobborgo di Brooklyn, è stato un giorno speciale, c’era gente disperata che attraverso il cibo ha ritrovato calore, abbiamo mangiato il tacchino, lì ho assaggiato per la prima volta il loro piatto forte con le verdure, le salse, tutto quello che lo accompagnava e mi è
piaciuto, è stato bello”.
Un party newyorkese a base di pasta Cocco le ha aperto le porte dell’azienda del cavaliere Giuseppe: “Sono stati carinissimi, mi hanno accolta e abbiamo cucinato insieme”, al Vinitaly ha preparato i suoi celebri tarallucci al Montepulciano d’Abruzzo e al City College di New York su una cartina ha fatto vedere dove si trovava l’Abruzzo, oltre a farlo assaggiare attraverso nostre leccornie.
I tarallucci al Montepulciano.
Il primo giugno la “cucina di casa Rosanna” sarà a Pescara, ad uno degli incontri che organizza Favetta Cucine a Piazza Salotto, ma lei è sempre in moto: “La mia missione con Abruzzo in tavola è quella di favorire l’incoming, ma anche far degustare un brodetto sul trabocco o una ventricina in montagna, o una mozzarella nei parchi dell’aquilano conclude Rosanna – Sono cose che funzionano, tanto che una sera mentre eravamo a cena su un trabocco, d’estate, sotto le stelle di Vasto insieme a delle persone straniere mi sono sentita chiedere how much this one? Volevano comprare il trabocco! E io gli ho risposto con un diplomatico: I don’t know, per ora mangiati il brodetto”.