Tollo si aggiudica una menzione speciale al concorso biennale organizzato dalle Città del Vino. Un riconoscimento che arriva da Torino e che è stato parte integrante dell’evento Urbanpromo, marketing territoriale promosso dall’Istituto Nazionale di Urbanistica. La ragione? Tollo è fra gli enti locali che si sono dotati di uno strumento di pianificazione territoriale e urbanistica attento a uno sviluppo sostenibile del territorio e nel quale assume rilievo la pianificazione delle zone di pregio vitivinicolo.
Il Prg sarà adottato nei primi mesi del 2014 la menzione speciale però è arrivata comunque, perché il documento che diverrà presto operativo è perfettamente in linea con le finalità del concorso.
“L’associazione nazionale – spiega infatti il sindaco Angelo Radica – ha tenuto particolarmente conto del fatto che ben il 70 per cento dei circa 15 chilometri quadrati del nostro territorio è ricoperto da zone ad alto pregio vitivinicolo, come ad esempio quella in cui viene coltivata la vite della Doc Tullum”.
Oltre a questo è molto piaciuta anche la sinergia nata due anni fra tra Cantina Tollo e Cantina Coldiretti e Università di Milano, che ha reso possibile una zonizzazione del territorio capace di individuare la vocazione delle singole aree alle coltivazioni.
“Un vero e proprio punto di forza – ancora Radica – perché mette aziende e agricoltori sempre in condizione di sapere esattamente quali terreni preferire a precise varietà di vite”.
Una filosofia sostenibile, perché l’Associazione Città del Vino ha premiato anche l’intento di introdurre nel proprio Prg incentivi e stimoli a bioedilizia, energie alternative e uno stile coerente con i paesaggi di cui il territorio tollese si fregia, privilegiando, in tempo di crisi, il recupero dei fabbricati alle nuove costruzioni, in un’ottica di riduzione del consumo di suolo. Tanti i tasselli della sostenibilità pensati per il centro del chietino dall’architetto Tommaso Di Biase, autore del nuovo Prg, ex assessore a Pescara con l’amministrazione D’Alfonso.
“E’ un grande riconoscimento per noi perché ci dimostra che stiamo andando verso la direzione giusta e ci spinge a fare sempre meglio. L’auspicio è quello di contribuire a diffondere sempre più buone pratiche, in quanto termini di riferimento per il perseguimento di ulteriori progressi nella pianificazione di territori vitivinicoli”.