Sono a Milano per il terzo anno consecutivo, ma al Fuorisalone di Cascina Cuccagna, dall’8 al 13 aprile, per la settimana milanese del Design, l’Abruzzo , la sua iconografia e le sue tradizioni hanno conquistato una stanza. Ma non di quelle simboliche, una stanza vera e propria: La stanza della Musa ovina, codice della partecipazione dei due creativi di Arago Design, l’Officina delle Invenzioni che da Pescara ha iniziato da tempo il suo viaggio di rivoluzione e promozione dell’Abruzzo iconografico.
Elisabetta Di Bucchianico e Dario Oggiano (leggi il nostro articolo ) erano partiti nel 2012 con la neola in ceramica di Arago Design (guarda il video), esempio di un nuovo prodotto popolare abruzzese ispirato ad una indiscutibile icona regionale, per poi passare, l’anno successivo, stesso evento internazionale, con la presentazione del Progetto MUSA, laboratorio di ricerca e sviluppo di oggetti ispirati alla iconografia della cultura tessile regionale. Una musa piaciuta tanto lo scorso anno, sovrastata dalle neole di ceramica che quest’anno c’è la sua stanza, dove nuovi progetti sono stati svelati dai due artisti.
Il primo è bello e importante, anzi no, toccante: Arago Design, inaugura la prima collaborazione tra una realtà dedita alla creatività d‘innovazione e una bottega tradizionale di maiolica di Castelli.
“L’incontro tra Arago Design, dedito da anni ad una riflessione sulla riattualizzazione delle forme della tradizione, con il Maestro Emiliano Di Egidio, ha generato la nascita del primo trofeo/icona sacra abruzzese – spiegano Dario ed Elisabetta – Trofeo è una scultura domestica che condensa l‘identità naturale con quella artistica/culturale della nostra regione. Il trofeo domestico della ”tipica” pecora abruzzese viene prodotto in tiratura limitata di 100 esemplari numerati e firmati Arago Design e Emiliano Di Egidio, Castelli”.
Questo incontro nasce da un workshop fatto da loro proprio a Castelli l’estate scorsa Bla boa boa Workshop (leggi il nostro articolo): pochi intensi giorni per reinterpretare una tradizione artistica secolare, diventati una mostra in occasione dell’open day del locale liceo artistico. Un’occasione di quelle intense e belle per ridare visibilità e respiro alla città delle ceramiche abbandonate, sì perché quando l’abbiamo visitata tutta la bellezza del borgo e della sua tradizione ci è parsa proprio così, colpevolmente dimenticata (leggi l’articolo del nostro viaggio).
Nella stanza accanto a questo progetto c’è il vero oggetto rivelazione della presenza lì: sentito mai parlare di Arte Ovina? “Dalla “scoperta” di Arago Design dei blocchi di sale utilizzati come integratore alimentare per le pecore e dall’inconsapevole attitudine di quest’ultime nel produrre forme artistiche stupefacenti ed evocative con l’azione della lingua, nasce un vaso in ceramica che ripropone fedelmente un tale sconosciuto operato . spiegano – Ovina Ars è un vaso per fiori in ceramica, prodotto in tiratura limitata e numerata in 100 esemplari marchiato Arago Design”.
Continuando l’esplorazione si scoprono altri due complementi d’arredo in lana abruzzese infeltrita ad ago, combinati con altri materiali, al fine di guadagnare funzionalità.
Si tratta di sasso, un vaso per fiori recisi costituito da una base in lana infeltrita nella quale si innesta una provetta in pirex da riempire con l’acqua.
E poi c’è Lanaque, è un centrotavola/porta frutta in ferro intagliato rivestito con lana infeltrita. In questi due casi c’è una rielaborazione dei decori tradizionali delle coperte abruzzesi di Taranta Peligna.La lana è fornita dall’azienda di Barisciano, AquiLana.
Dario ed Elisabetta saranno a Milano ancora fino al 13.
Se siete lì non perdeteli!