La storia di uno degli elementi religiosi e culturali più intensi e rappresentativi dell’Abruzzo, il Volto Santo di Manoppello, alla conquista di New York. Dopo il grande successo ottenuto all’ultima edizione del Meeting di Rimini, la grande mostra “Il Volto ritrovato” dedicata al sacro velo raffigurante il viso del Cristo, conservato nel santuario in provincia di Pescara, sbarca nella Grande Mela: dal 17 al 19 gennaio prossimi, presso il Manhattan Center, sarà esposta al New York Encounter, la frequentatissima kermesse culturale articolata in dibattiti, spettacoli, mostre e incontri, ideata e realizzata da membri del movimenti di Comunione e Liberazione e dal Centro Culturale Crossroads, che vedrà la partecipazione di numerose personalità internazionali del mondo della cultura e della religione, chiamate a intervenire sul tema proposto “Il tempo della persona. L’origine di un popolo”.
L’iniziativa è stata presentata in conferenza stampa a Pescara da Mauro Di Dalmazio, assessore regionale al Turismo, Gennaro Matarazzo, sindaco di Manoppello, e Enzo Giammarino, Coordinatore tecnico Ats “Culto e cultura in Abruzzo”.
Ideata da Raffaella Zardoni, la mostra è stata curata da un team di studiosi e appassionati come Paul Badde, Emanuele Colombo, Michele Colombo, Paolo Martinelli, Paola Moretti, Giovanna Parravicini, Cristina Terzaghi, con la consulenza scientifica di Arianna Petraccia, Heinrich W. Pfeiffer S.J., Davide Rondoni, Marco Rossi, Silvana Tassetto, Paola Vismara, e realizzata con il patrocinio dell’Istituto Francescano di Spiritualità Pontificia Università Antonianum, l’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Provincia di Pescara, e Associazione Temporanea di scopo “Culto e Cultura in Abruzzo”, che da anni promuove nella nostra regione Il Cammino dell’Apostolo Tommaso, l’ambiziosa proposta di turismo religioso attraverso i luoghi di culto più importanti della nostra regione.
Proprio a Culto e Cultura ha da subito sostenuto l’idea di portare al di là dell’Atlantico i pannelli di una mostra che prende le mosse dalla visita di Papa Benedetto XVI a Manoppello nel settembre del 2006, e che documenta quanto il desiderio di vedere il Volto di Dio, che ha caratterizzato l’Antico Testamento, sia rimasto presente nella Chiesa. Partendo dal V secolo la mostra ripercorre le vicende dei più antichi ritratti di Cristo, detti acheropiti (non fatti da mano d’uomo), per poi parlare della “Veronica”, il sudario sul quale – secondo la tradizione – Cristo stesso ha lasciato impresso il suo volto, e che era la principale reliquia di Roma, meta e premio dei pellegrinaggi medievali. La devozione per quella che Dante chiamava “la Veronica nostra” è testimoniata dalle innumerevoli riproduzioni lungo le vie di pellegrinaggio, che vengono presentate, ordinate storicamente e geograficamente, in una mappa interattiva realizzata con Google Earth.
Il catalogo della mostra, il cui titolo per l’occasione è stato modificato in “Il Volto di Gesù: da quello sguardo nasce la persona”, sarà aperto dall’introduzione a firma del cardinale Sean O’ Malley, arcivescovo di Boston. Ogni giorno sarà possibile fare visite guidate con volontari che introdurranno i visitatori al senso profondo della mostra. A New York sarà presente anche il sindaco di Manoppello, Gennaro Matarazzo.
“Questa importante iniziativa – hanno detto Gennaro Matarazzo, sindaco di Manoppello, e Enzo Giammarino, coordinatore di Culto e Cultura in Abruzzo – è il frutto di un lavoro lungo e intenso, iniziato già da anni, fatto di promozione, passione, dinamismo e sinergia tra vari e qualificati partner istituzionali. In questo percorso, la partecipazione al Meeting di Rimini è stata tra le occasioni più importanti per promuovere il patrimonio culturale e religioso della nostra terra, a una platea di centinaia di migliaia di persone. Come dimostrano i numeri, si tratta di una scelta vincente, visto che in un periodo di difficoltà, il turismo religioso fa segnare incrementi importanti di visitatori che scelgono la nostra regione. Abbiamo subito appoggiato con entusiasmo l’idea di esportare la mostra al New York Encounter”.
“Da sempre – spiega Mauro Di Dalmazio, assessore regionale al Turismo – il turismo religioso rappresenta un asset importante della nostra regione, e iniziative come queste sono di assoluto pregio perché permettono di promuovere le nostre peculiarità in contesti molto ampi, fatti di persone interessate e curiose, alla ricerca di destinazioni nuove e di spessore. Come Regione, non possiamo che esprimere il compiacimento per l’idea di esportare nel cuore di Manhattan una mostra così importante sul Volto Santo di Manoppello, che ha già conquistato l’attenzione di migliaia di visitatori al Meeting di Rimini”.
“Nel 2010 – dice Raffaella Zardoni, curatrice della mostra – mi sono imbattuta nel Volto Santo di Manoppello. Stupita di non averne mai sentito parlare, in attesa che seri esami scientifici rispondano alle tante domande che l’enigmatico velo suscita, ho desiderato verificare l’ipotesi di padre Pfeiffer rispetto alla quale il Velo di Manoppello sia l’antica Veronica perduta. Per questo abbiamo creato un team di storici dell’arte e ricercatori e collaborato coi Cappuccini e con tutti coloro che da anni studiavano il velo abruzzese come padre Pfeiffer, suor Blandina Schlömer, Paul Badde e Antonio Bini. Innanzitutto abbiamo completato la trascrizione della Relatione Historica di Donato da Bomba (ancora inedita) e avviato una ricerca archivistica a Chieti e a Napoli per verificarne l’autenticità. I risultati di questa ricerca saranno pubblicati nel corso del 2014 ma già nella mostra anticipiamo che la Relatione non sembra essere soltanto una copertura leggendaria. A livello iconografico abbiamo voluto verificare l’affermazione ricorrente negli storici dell’arte che nell’Europa medievale erano innumerevoli le riproduzioni della reliquia romana. Abbiamo creato una mappa su Google Earth e un sito Veronica Route con quasi 1500 riproduzioni della veronica ordinate storicamente. È stata la quantità e la bellezza delle immagini che ci sono giunte lo spunto decisivo che ci ha mossi a realizzare la mostra che in questi giorni è riproposta a New York col titolo ‘Il volto di Gesu’: da questo sguardo nasce l’io’. In questo momento di profondi cambiamenti abbiamo desiderato far conoscere il movimento e l’affetto per il volto di Cristo che ha caratterizzato la nostra storia europea. Siamo grati a Culto e Cultura in Abruzzo per aver sposato con entusiasmo l’idea di poter far conoscere la mostra a News York, in un contesto davvero speciale”.
Dichiara Maurizio Maniscalco, presidente del New York Encounter: “Il titolo del New Encounter 2014 è: Dall’”io” al “noi”: il tempo della persona. Le origini di un popolo; e sarà dedicato ad esplorare i fattori costitutivi della persona ed il suo fiorire nell’appartenenza a un popolo. L’io scopre la propria identità, l’ideale per cui è fatto, non grazie a una analisi ma attraverso un incontro che risveglia tutta la statura umana. Un io così rinato, nello stesso tempo diventa generatore di un popolo ed è generato dal popolo a cui appartiene. Il noi entra cordialmente nella definizione dell’io. Lo scopo della mostra sul Volto di Gesù è comunicare, discretamente, ciò che nel titolo dell’evento è lasciato implicito e cioè che senza l’incontro oggi col Dio fatto carne, con il Mistero che ha svelato il suo volto è impossibile che l’io scopra veramente se stesso ed accetti l’appartenenza come condizione positiva della propria esistenza. Per questo abbiamo intitolato la mostra: Il volto di Gesù: da questo sguardo nasce l’io”.