Premio SetUp Miglior curatore under 35 Lucia Zappacosta – progetto Biophilia, Alviani ArtSpace. Torna a casa con questo riconoscimento Lucia Zappacosta, giovane artista, curatrice e talent scout pescarese da Bologna dove si è appena conclusa la nuova edizione di Setup, fiera d’arte contemporanea che rivolge l’attenzione agli artisti emergenti e diventa una piattaforma culturale in grado di attivare sinergie strategiche per sviluppare le potenzialità dei talenti creativi. E anche con un premio come migliore artisti under 35, progetto fatto insieme a Tony Globster con Corpo Oro, l’opera presentata anche a Muta Forma, la prima biennale abruzzese di arte contemporanea ospitata dal MuMi di Francavilla di cui è stata ideatrice e motore (guarda l’opera).

Un evento particolare, clicca qui per entrare nello spazio “beautyfood” allestito per la rassegna bolognese che quest’anno ha sviluppato il tema della Terra e del Nutrimento complici i quattro mesi che ci separano dall’Expò 2015 e Alviani ArtSpace lo ha esplorato con quella che è stata definita dalla sua stessa creatrice “a tasteful exhibition” un’esibizione gustabile.
Perché la galleria di Pescara a Bologna ha messo insieme una partecipazione molto in linea con i temi dell’edizione 2015 di Setup “in prospettiva Expo”, com’è esplicitamente confessato: “Tutto cibo in un’articolazione tra sculture, pittura,
illustrazione, fotografia e performance – così si spiega l’evento – E uno degli artisti ha anche composto con cura dei piccoli bento box di verdure da aperitivo in vendita a 10 euro. Il progetto, presentato nello stand numero 3, prende spunto dalle teorie dell’etologo Konrad Lorenz e del sociobiologo Edward Wilson secondo cui l’uomo ha una predisposizione biologica che lo porta a cercare il contatto con le forme naturali. Ogni essere umano trae dalla natura sensazioni e stimoli positivi e, inconsapevolmente, riceve nutrimento per la mente. Nel testo si afferma che gli esseri umani sono fatti per connettersi con gli esseri viventi: piante, animali, uomini e prodotti artificiali purché rappresentino la geometria della vita”.

Una bellezza e bontà visibili, annullabili e testabili all’interno dello stand che ha consentito ai visitatori di entrare in contatto con la bellezza della natura e di nutrirsi dei suoi frutti diventando parte della performance interattiva che sempre accompagna gli allestimenti di Lucia Zappacosta, che questa volta ha portato i visitatori ad assaporare e interagire con opere d’arte commestibili.

(Le foto sono prese dalla pagina Facebook dell’evento e della curatrice)