Non ce l’ha fatta l’orsa di circa 4 anni investita ieri sera intorno alle 21,00 da un’automobilista residente a Villalago, lungo la strada della Valle del Sagittario, nel tratto tra Villalago ed Anversa ai limiti della zona di protezione esterna del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. E’ morta dopo essere stata sottoposta ad intervento chirurgico. A darne notizia è l’Ente Parco stesso in una nota diramata dopo quella in cui annunciava l’incidente e il tentativo di salvarla attraverso l’operazione. Nell’ impatto violento l’orso aveva riportato ferite molto gravi. L’incidente è avvenuto in un tratto, tra l’altro, dove il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise l’inverno scorso aveva insistito ad apporre tabelle di pericolo di attraversamento degli orsi.
“Un altro orso e’ morto in Abruzzo investito da un’auto ai limiti della zona di protezione esterna del Parco nazionale, dopo tentativi purtroppo vani di farlo sopravvivere mediante un intervento chirurgico. E’ una pessima notizia per la conservazione dell’orso marsicano (era una femmina di orso in eta’ riproduttiva)”. E’ quanto ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando saputa la notizia.
L’animale era stato subito trasportato, su disposizione del direttore del Parco, all’Istituto della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Teramo dove, nel corso della notte, sono state eseguite le radiografie dalle quali sono emerse la frattura del femore sinistro e della tibia destra. Stamane l’orsa è stata operata al fine di ridurre le fratture, ma purtroppo non ce l’ha fatta.
Sul luogo dell’incidente erano intervenuti gli agenti del Coordinamento territoriale per l’ambiente del Corpo forestale e le guardie del parco assieme all’equipe veterinaria e scientifica dell’Ente, che aveva provveduto a tutti i primi interventi necessari, nel corso dei quali erano state rilevate, ad un primo esame, le fratture delle zampe posteriori.
Sulla vicenda interviene anche il Wwf con una nota definisce l’accaduto “Tristemente annunciato”.
“L’investimento è avvenuto appena fuori dalla Riserva e Oasi WWF delle Gole del Sagittario, su un rettilineo dove in questi anni si sono susseguite segnalazioni anche di più orsi – scrive il Wwf – Nel 2010, l’osservazione proprio in quel tratto di un’orsa con due cuccioli sulla strada, pubblicizzata con un video notturno, mandato in onda da un’emittente nazionale, suscitò fortissima preoccupazione nel personale della Riserva e del Wwf, consci del rischio sia per le persone sia per la fauna selvatica.
In collaborazione con il Wwf, il Direttore della Riserva Filomena Ricci convocò un incontro presso il Comune di Anversa degli Abruzzi, un piccolo comune di 400 abitanti (!), invitando i principali enti responsabili, dall’Ufficio Parchi della Regione Abruzzo all’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dall’Amministrazione Provinciale di L’Aquila, responsabile della gestione e manutenzione della strada, al Corpo Forestale dello Stato. Nell’incontro si ribadì l’urgenza di intervenire sulla Sannite con sistemi che la Riserva delle Gole del Sagittario e il Comune di Anversa degli Abruzzi, aveva attuato, nel suo piccolo e con le poche risorse a disposizione, da anni. Intanto il Comune di Anversa, grazie all’Oasi, si è dotato dal 2008, di uno specifico studio scientifico sul grado di rischio associato ad ogni tratto stradale del territorio comunale. Ci chiediamo se la Provincia o il PNALM abbiano questo strumento. Successivamente, l’Oasi e il Comune hanno installato a proprie spese nel territorio della riserva e a monte del paese verso Casale, sulla strada gestita dalla provincia, appositi cartelli e particolari catarifrangenti, che pur non riducendo a zero il rischio, costituiscono comunque un approccio attivo al problema”.
Da qui l’invito per sistemi più sicuri a difesa degli animali: “Invitiamo caldamente a visitare il sito http://